Il 1916 sull'altopiano delle Tre Cime

Gennaio-Dicembre 1916

Il 1916 fu un anno relativamente tranquillo su tutto il settore delle Tre Cime. Sia gli italiani che gli austriaci approfittarono dei brevi mesi estivi per per rafforzare e migliorare i loro capisaldi, dato che le opere di sbarramento erano insufficienti da ambo le parti.
Scarseggiavano gli esplosivi, il legname per puntellare le trincee e le baracche costruite sui ghiaioni, ed il filo spinato; per consolidare le trincee si adottò un ripiego specifico della montagna: si riempivano di sassi dei cassoni formati da una rete di filo di ferro e si accatastavano in diversi strati sovrapposti.
Per risparmiare tempo e fatica vennero costruite teleferiche e montacarichi:
 - una teleferica a motore che dalla Innerfeldtal giungeva sull'altopiano (ottobre 1915)
 - un montacarichi a braccia dalla base alla cima del Toblinger Knoten (primavera 1916)
 - due teleferiche,una dalla Morgenalpe allo Schawbenalpenkopf ed una da sotto il Morgenkopf all'Innichriedel (estate 1916)

Le truppe austriache erano inoltre afflitte da due gravi problemi: il primo era la fame, che venne in qualche modo risolta dando la caccia ai camosci (seppur vietata!). Il secondo erano i tiratori italiani: dal Sasso di Sesto questi infatti avevano una eccellente visuale su tutta la zona circostante. Gli austriaci misero in azione i loro cecchini, i quali però riuscirono solo in parte a contenere il fenomeno.

Il cap. Demian progetta per fine settembre un'azione contro il Sasso di Sesto, affidando il bombardamento ad un mortaio da 305, ma questo è talmente usurato che non centra il bersaglio nemmeno con un colpo e l'attacco viene cancellato.

Sasso di Sesto Vista invernale del Sasso di Sesto (da Schemfil)

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