Morte del gen. Cantore a Fontananegra

20 luglio 1915

Forcella Fontananegra era per gli austriaci la posizione più delicata di tutto il settore: vi si giungeva tramite una scala di 274 pioli di ferro percorribile solo di notte in quanto esposta allo sguardo degli italiani. Il rifornimento di viveri, munizioni e legna era estremamente complesso: l'ultima stazione ferroviaria utile era Brunico; dopo di ciò si doveva attraversare la Val Badia (per 25 Km). Da La Villa i carichi erano someggiati fino all'Alpe Lagazuoi e poi tramite portatori giungevano alla forcella dopo 6 ore di cammino. Stesso percorso, al contrario, toccava ai feriti!
La posizione era minacciata di fronte a breve distanza, ma anche sul fianco sinistro. Alla fine di giugno 1915 un plotone della 3ª/165° Landstürm diede il cambio agli Standschützen di Silz e pressochè quotidianamente venne impegnato in scontri corpo a corpo: dopo 3 settimane solo un uomo del plotone era ancora indenne! L'attacco più forte si registrò il 12 luglio.
Il 17 luglio dietro un mucchio di sacchetti di sabbia al quale lavoravano da un po' di tempo, gli italiani palesarono un pezzo di artiglieria che distrusse il rifugio Tofana, provocando 1 morto e 3 feriti.
Un altro violento attacco si registrò il 20 luglio: nella storia del 165° Landsturm, un testimone oculare riferisce che: "Il giorno 20 luglio una forte schiera nemica si inoltrò contro la posizione. All'ala destra, 80 passi in avanti al nostro muro a secco, si trovava un doppio posto di vedetta, allora occupato dai Landstürmer Anton Hilber e Johann Seeber. Entrambi lasciarono che il nemico si avvicinasse fino a una distanza minima, quindi con un coraggio ed un sangue freddo incredibili, aprirono un fuoco bene aggiustato. Soltanto venti italiani poterono raggiungere la posizione principale, ma il sottufficiale Alois Waldner, con la sua intrepida squadra, li ricacciò indietro, incontrando una morte eroica sul posto. Nemmeno uno degli assalitori si salvò. A più riprese si rinnovarono gli attacchi in quel giorno, ma i nemici non conseguirono alcun successo, nonostante l'impiego di mitragliatrici e di cannoni, le posizioni più elevate e la stragrande superiorità numerica. Il nostro esiguo manipolo difese il suolo natio sino all'ultima goccia di sangue."

Gli attacchi italiani erano personalmente condotti dal gen. Cantore, che dopo avere tentato di penetrare in Val Travenanzes il giorno 11 luglio, era ora determinato a ritentare passando per Forcella Fontananegra. Dalle posizioni italiane stava seguendo le fasi dello scontro quando venne colpito in fronte.
Nella notte tra il 20 ed il 21 luglio la 3ª/165° Landstürm (che era stata rinforzata da elementi della 2ª) ricevette il cambio dalla 4ª/I Jäger bavaresi.

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