Nazione Colli Guido

Grado Sottotenente

Mostrina  52° Brigata Alpi

Ritratto

Nato il 16 novembre 1893 a Cavarzere (VE)

Morto il 15 luglio 1915 sul Col di Lana

Decorazioni

Decorazione Medaglia d'Argento

Cadde colpito a morte, mentre, alla testa del suo plotone, con mirabile ardire, si slanciava all’assalto delle trincee nemiche.
Col di Lana, 15 luglio 1915

Note biografiche (Archivio Franco Licini)

Guido nasce in contrada Santa Monica, a Cavarzere (VE), il 16 novembre del 1893 dal trentatreenne Sottotenente di Finanza Giuseppe Colli e da Maria Rosa. Dopo aver studiato a Roma, dove la famiglia abita in Via dei Sediari, l'11 novembre del 1913 entra alla scuola militare di Modena uscendone sottotenente il 21 marzo del 1915. L'1 maggio è a Spoleto destinato al 52° fanteria della brigata "Alpi".
Alla dichiarazione di guerra, raggiunto l'Alto Cordevole, aggregato alla 15ª compagnia, si mette ben presto in luce per il suo carattere affabile e coraggioso, sempre vicino ai suoi uomini anche nelle azioni più audaci. Quando viene a conoscenza del fatto che alcuni dei suoi uomini si sono offerti volontari per un rischiosissimo assalto con gli scudi, si offre spontaneamente per guidare egli stesso l'azione. Nella notte del 15 luglio, con il suo plotone, avanza verso il costone di Salesei bersagliato dal fuoco nemico. Al sorgere del sole è con i suoi uomini ai margini del bosco, quando il tenente colonnello Ernesto Ciotola[1] gli fa pervenire l'ordine di avanzare verso una posizione particolarmente difficile in quanto esposta al fuoco proveniente dal forte Corte[2]. Col fazzoletto rosso dei garibaldini[3] annodato attorno alla gola, il sottotenente Colli dà l'ordine di uscire allo scoperto e procedendo dinnanzi ai suoi giunge a ridosso di un salto di roccia. Un fante del suo plotone in seguito racconterà quanto accadde quel giorno: "Venne il giorno con un sole bellissimo. Da lontano gli austriaci ci tiravano numerosi schrapnel. Colli era al suo posto fremente, dal capo alle piante dei piedi, nervosamente stringeva la rivoltella. 'Savoia!', un urlo selvaggio uscì da tanti petti, un ululato terribile si perdé fra le gole dei monti. Brillantemente occupammo una scarpata. Colli sereno, sicuro, imperterrito ci dispose in fila indiana e: 'Di corsa ... avanti ... viva l'Italia!' gridò lanciandosi su per le rocce, con la giubba sbottonata in faccia agli austriaci che lo accolsero con una nutrita scarica di fucileria. Era invulnerabile ma la fatalità lo spinse ad avanzarsi ancora. Da lontano udimmo ancora la sua voce, che non era più la stessa, e aveva già qualcosa di sovrumano. Sentiva forse che la morte si avvicinava a grandi passi, inesorabilmente. Colli, l'eroico Colli, colpito in fronte dal piombo austriaco stramazzò a terra".

A nulla varrà il trasporto al vicino ospedale someggiato; i medici non potranno che constatarne la morte. Il corpo del sottotenente Guido Colli sarà deposto al cimitero di Andraz. Alla memoria gli verrà successivamente attribuita la medaglia d'argento al valor militare.

NOTE

[1] Il tenente colonnello Ernesto Ciotola comanda il I battaglione della brigata Alpi. L'1 dicembre del 1915, col grado di colonnello sarà posto alla testa dell'81° Fanteria (brigata Torino) ed il 10 luglio del 1916 passerà a comandare la Brigata Parma.
[2] Il forte La Corte (Werk Corte) era stato costruito attorno al 1880 alle pendici del Col di Lana ed assieme al forte Ruaz, formava lo sbarramento Buchensteintal, appartenente al Rayon V.
[3] Il 52° reggimento di fanteria - brigata Alpi - traeva origine dal 2° dei 3 reggimenti della Brigata di volontari "Cacciatori delle Alpi" costituitasi a Cuneo nel 1859 agli ordini di Giuseppe Garibaldi.