Attacco austriaco contro il Monte Covolo

23 Maggio 1916

Il 17 aprile scoppia la mina italiana sulla vetta del Col di Lana ed anche sul Seikofel (Monte Covolo) gli austriaci temono che gli italiani vogliano scavare una galleria di mina. Addirittura i soldati del 29° Landstürm testimoniano di aver udito rumori di perforazione e di scavo italiani. Per confermare il fatto fu ordinata una ricognizione con forze pari ad una compagnia (si offrirono 120 volontari) da eseguirsi secondo il seguente piano: si dovevano eseguire attacchi dimostrativi contro tutte le posizioni italiane della zona del Passo di Montecroce. Nella confusione degli scontri le pattuglie speciali dovevano usare i gas lacrimogeni per aprire la strada a due gruppi di attacco che dovevano penetrare nel sistema trincerato italiano del Monte Covolo. L'attacco venne sferrato nella notte tra il 22 ed il 23 maggio sotto il comando del magg. Hermann: alle 1.30 i due gruppi di attacco escono dalle trincee ed alle 2 si levano 3 razzi che sono il segnale di attacco per cui l'artiglieria austriaca inizia a battere la zona del Campestrin.

Gruppo cap. Jasche

Vengono gettate le bombe lacrimogene ma risultano fuori bersaglio ed anzi il vento contrario spinge i gas contro gli austriaci che, nonostante i tamponi imbevuti di etere, sono costretti a ritirarsi. Un secondo tentativo è ostacolato anche da due mitragliatrici italiane; comunque due pattuglie della 3ª compagnia del 29° Landstürm (caporali Moser e Primas) riescono in parte a penetrare nelle trincee italiane ma la reazione delle truppe ivi presenti le respinge.

Gruppo ten. Latschker

Gettano i lacrimogeni ed anche alcune bombe a mano contro la posizione italiana: poichè non vi è alcuna reazione, gli austriaci avanzano per tagliare i reticolati ma vengono sorpresi dal fuoco dei difensori (che si avvalgono del contributo di due mitragliatrici). Il ripiegamento dell'altro gruppo costringe anche questo a ritirarsi. In totale le perdite austriache ammontarono ad 1 morto, 2 dispersi e 12 feriti.

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