La situazione il 24 ottobre 1917

La 4ª Armata

Lo schieramento della 4ª Armata aveva subito notevoli modifiche, tanto che nell'ottobre del 1917 l'Armata, schierata dalla Val Sugana alla Val Sesis (Piave), era così composta:

  • - XVIII Corpo d'Armata (ten.gen. Tettoni) con le Divisioni 51ª e 15ª;
  • - 56ª Divisione autonoma (magg.gen. Pittaluga);
  • - IX Corpo d'Armata (ten.gen. Ruggeri Laderchi) con le Divisioni 17ª e 18ª;
  • - Settore Val Costeana;
  • -VI Raggruppamento Alpini (col.brig. Boccalandro) con i Gruppi 12 e 14;
  • - I Corpo d'Armata (ten.gen. Piacentini) con la 1ª Divisione (gen. Venturi), Settore Lavaredo e Settore Padola - Visdende, con l'11° Bersaglieri, il V Reparto d'Assalto ed 11 battaglioni di Milizia Territoriale, di cui 3 in prima linea
per una forza complessiva di 96 battaglioni, 904 pezzi di artiglieria e 4 squadriglie di aeroplani: in tutto 8.343 ufficiali e 219.694 soldati. La riserva del Comando Supremo nella zona dell'Armata era costituita da 5 battaglioni di Bersaglieri Ciclisti (I, VI, VII, VIII, XI).
Fin dai primi mesi del 1917 (circolari 15637 del 28 gennaio e 2324 del 29 aprile) il Comando Supremo aveva codificato i criteri dell'organizzazione difensiva delle Armate, che era articolata su tre linee (e tre colori):

 Linea di resistenza "principale" (Rossa);
 Linea di resistenza "arretrata" (Azzurra);
 Linea di resistenza "estrema" (Gialla).

Per la 4ª Armata la Linea Gialla, che era stata avviata a sistemazione nell'estate del 1916, si svolgeva lungo le posizioni di Cima Caldiera - Monte Agaro - Monte Tatoga - Monte Pavione - Monte Cimonega - Monte Tamer - Monte Framont - Monte Civetta - Monte Fernazza - Monte Antelao - Marmarole - Monte Tudaio - Le Terze - Casera Razzo; in questa località era il punto di giuntura con la linea di difesa ad oltranza della Zona Carnia. La Linea Gialla si basava ovviamente sull'utilizzo del cosiddetto "Ridotto Cadorino", ovvero l'insieme dei forti del Cadore, il cui patrimonio però durante tutta la guerra era stato costantemente privato di risorse a favore del fronte dolomitico. Nei giorni precedenti l'offensiva su Caporetto, sul fronte della 4ª Armata si verificarono varie azioni austriache e tedesche a scopo principalmente diversivo, per confondere gli italiani e non dar loro la possibilità di spostare truppe verso l'Isonzo: il IX Corpo d'Armata sostenne attacchi sul Costone di Bocche e su Monte Piana, mentre il I Corpo d'Armata respingeva gli austriaci in Val Visdende, Tofana III, Vallon Popera e Marmolada.