Nazione Botti Amedeo

Grado Soldato

Mostrina  11ª / 46° Brigata Reggio

Ritratto

Nato il 3 novembre 1895 a Rocca di Papa (RM)

Morto il 17 maggio 1916 sul Monte Sief

Note biografiche (Archivio Danilo Morell)

Amedeo nacque il 3 novembre 1895 a Rocca di Papa, in provincia di Roma, da Mariano e Annunziata Trina.
Con lo scoppio della prima guerra mondiale partì subito per il fronte assegnato alla 11ª compagnia del 46° Reggimento Fanteria Brigata Reggio. Raggiunse il fronte del Cadore dove la Reggio si trovava dislocata tra Perarolo e Tai di Cadore alle dipendenze della 17ª Divisione. Nei primi giorni di giugno 1915 la brigata si spinse per la Val Costeana fino a raggiungere il Passo Falzarego. Il 13 giugno 1915 cominciò l’offensiva, insieme ad altre truppe della divisione, diretta ad impossessarsi delle posizioni austro-ungariche tra la testata della Val Travenanzes e la Valparola. La conformità del terreno e la forte reazione austro-ungarica impedirono qualsiasi tentativo di avanzata.
Dopo una breve sosta l’azione venne ripresa l’11 luglio 1915 da reparti del 45° fanteria coadiuvati dagli alpini del Battaglione Belluno che portò all’occupazione del Col dei Bos e, nel pomeriggio del 13 luglio, occuparono di sorpresa anche Cima Falzarego. Il 19 riuscirono ad occupare la Forcella Bos ed il rifugio Tofana ed il 30 luglio 1915 espugnarono la Forcella Tofana.
Il 18 settembre 1915 una compagnia di volontari alpini, coadiuvati da elementi del 46° fanteria, occuparono definitivamente la vetta della Tofana I. Nell’ottobre, con l’inizio di una nuova azione offensiva, salvo qualche progresso sulle balze del Lagazuoi ed il completamento dell’occupazione di Cima Falzarego non riuscirono a conseguire altri vantaggi d’importanza. Fino all’aprile del 1916 non si svolsero operazioni di grossa entità.
Alla fine di aprile 1916 la brigata passò alle dipendenze della 18ª Divisione e si trasferì nel paese di Caprile. Il 4 maggio due battaglioni del 46° ed uno del 45° entrarono in linea nel settore del Col di Lana – Agai. Il 14 maggio riprese l’offensiva ed alla brigata Reggio venne affidato il compito di attaccare il “Dente del Sief”. Dal 15 al 17 maggio i reparti, con ripetuti attacchi, cercarono di raggiungere l’obbiettivo ma non vi riuscirono. Amedeo nell’attacco del 17 maggio 1916 venne ferito in più parti del corpo e morì sul colpo. Venne sepolto sul Monte Sief.