 Botto Luigi
 Botto Luigi
												 Aspirante
 Aspirante
												
												 3° Reggimento Bersaglieri
 
												3° Reggimento Bersaglieri
												
											
											
											
												
Nato il 29 aprile 1896 a Firenze
												Morto il 7 agosto 1916 presso l'OdC 45 (?)
										     
											
												
Decorazioni
												 Medaglia d'Argento
 Medaglia d'Argento
												Di propria iniziativa conduceva, con calma e coraggio, una pattuglia di ardimentosi ad una impresa 
												molto rischiosa. Gravemente ferito all’addome, rifiutava il soccorso dei suoi bersaglieri, per non 
												distogliere alcuno dal combattimento, e, incitatili alla vittoria, scendeva da solo fino al posto 
												di medicazione.
												Sasso di Stria, 19 ottobre 1915
												
												 Medaglia di Bronzo
 Medaglia di Bronzo
												Durante l'attacco alle trincee nemiche con slancio e sangue freddo portò il proprio plotone fin 
												sotto il reticolato nemico e, caduto ferito, continuava ad incitare i soldati a perseverare 
												nell'attacco.
												Rufreddo, 12 giugno 1916
											
											
										
								
							
						
					
				
			
			
				
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 3° Reggimento Bersaglieri
 
												3° Reggimento Bersaglieri
												
											
											
											
Nato il 29 aprile 1896 a Firenze
Morto il 7 agosto 1916 presso l'OdC 45 (?)
Decorazioni
 Medaglia d'Argento
 Medaglia d'Argento
												Di propria iniziativa conduceva, con calma e coraggio, una pattuglia di ardimentosi ad una impresa 
												molto rischiosa. Gravemente ferito all’addome, rifiutava il soccorso dei suoi bersaglieri, per non 
												distogliere alcuno dal combattimento, e, incitatili alla vittoria, scendeva da solo fino al posto 
												di medicazione.Sasso di Stria, 19 ottobre 1915
 Medaglia di Bronzo
 Medaglia di Bronzo
												Durante l'attacco alle trincee nemiche con slancio e sangue freddo portò il proprio plotone fin 
												sotto il reticolato nemico e, caduto ferito, continuava ad incitare i soldati a perseverare 
												nell'attacco.Rufreddo, 12 giugno 1916
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