Chiaradia Pierantonio
												
 Tenente
												
												
 
												7° Alpini, battaglione Belluno
												
											
											
											
												
Nato nel 1895 a Caneva di Sacile (PN)
												Morto il 10 marzo 1969 a Sacile (PN)
										     
											
												
Decorazioni
												
 Medaglia di Bronzo
												In combattimento in condizioni difficilissime sotto violento 
												fuoco di fucileria, mitragliatrici e bombe a mano, animò e condusse all'assalto il suo reparto, 
												riuscendo a ristabilire la prima linea di trincea fortemente minacciata e compromessa dal 
												contrattacco nemico.
												Cima Lana, 16 dicembre 1915
											
											Note biografiche (Archivio Franco Licini)
											
												Essendo il più giovane della Compagnia, lo chiamano “El Bocia”, soprannome che porterà per 
												tutta la vita. Segue le vicissitudini del Batt. Belluno dall'ottobre del 1915 fino alla cattura 
												avvenuta a Farra d’Alpago durante il ripiegamento dal Cansiglio l'11 novembre del 1917, rientrando 
												in Patria dalla prigionia un anno più tardi. Nel 1927 è nominato capitano e quindi, nel 1938 
												maggiore al 5° Alpini (Batt. Monte Bianco). Nel febbraio 1941 è mobilitato in Albania al Quartier 
												Generale del 26° Corpo d'Armata Alpino. Nel giugno dello stesso anno è Tenente Colonnello e nel 
												maggio 1942 viene trasferito al Comando di Corpo d'Armata Alpino partecipando a tutta la campagna 
												di Russia come segretario del Generale Nasci. Il 9 settembre 1943 viene fatto nuovamente 
												prigioniero a Merano e deportato per la seconda volta in Germania, rimpatriando il 1° settembre 
												1945. Medaglia di Bronzo al Col di Lana il 16 dicembre 1915, Cavaliere della Corona d’Italia nel 
												1935 e Cavaliere Ufficiale nel 1942. 
											
 
										
								
							
						
					
				
			
			
				
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Nato nel 1895 a Caneva di Sacile (PN)
Morto il 10 marzo 1969 a Sacile (PN)
Decorazioni
 Medaglia di Bronzo
												In combattimento in condizioni difficilissime sotto violento 
												fuoco di fucileria, mitragliatrici e bombe a mano, animò e condusse all'assalto il suo reparto, 
												riuscendo a ristabilire la prima linea di trincea fortemente minacciata e compromessa dal 
												contrattacco nemico.Cima Lana, 16 dicembre 1915
Note biografiche (Archivio Franco Licini)
Essendo il più giovane della Compagnia, lo chiamano “El Bocia”, soprannome che porterà per tutta la vita. Segue le vicissitudini del Batt. Belluno dall'ottobre del 1915 fino alla cattura avvenuta a Farra d’Alpago durante il ripiegamento dal Cansiglio l'11 novembre del 1917, rientrando in Patria dalla prigionia un anno più tardi. Nel 1927 è nominato capitano e quindi, nel 1938 maggiore al 5° Alpini (Batt. Monte Bianco). Nel febbraio 1941 è mobilitato in Albania al Quartier Generale del 26° Corpo d'Armata Alpino. Nel giugno dello stesso anno è Tenente Colonnello e nel maggio 1942 viene trasferito al Comando di Corpo d'Armata Alpino partecipando a tutta la campagna di Russia come segretario del Generale Nasci. Il 9 settembre 1943 viene fatto nuovamente prigioniero a Merano e deportato per la seconda volta in Germania, rimpatriando il 1° settembre 1945. Medaglia di Bronzo al Col di Lana il 16 dicembre 1915, Cavaliere della Corona d’Italia nel 1935 e Cavaliere Ufficiale nel 1942.