 Romagnoli Renato
 Romagnoli Renato
												 Sottotenente di complemento
 Sottotenente di complemento
												
												 7° Alpini, 67ª cp. battaglione Pieve di Cadore
 
												7° Alpini, 67ª cp. battaglione Pieve di Cadore
												
											
											 
											
												
Nato il 25 luglio 1887 a Gaggio Montano (BO)
												Morto il 29 marzo 1916 nell’OdC 043 di Auronzo
										    
											
											Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
											
												
Prima della guerra
												Renato nacque all’una del mattino del 25 luglio 1887 a Gaggio Montano da Ermete, impiegato, e 
												Clelia Zaccanti Gini, possidente.
												Era un uomo oscuro, che non amava uscire dalla penombra della sua vita discreta, ma aveva un 
												ingegno vivo ed uno spirito tranquillo e meditativo anche se da molti poteva essere considerato 
												quasi apatico.
												Lavorò per circa sette anni nella sede Bolognese della Cassa Nazionale Infortuni arrivando a 
												ricoprire la carica di Vice-Ispettore.
												
												La Grande Guerra
												Con lo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò volontario e partì per il fronte quale 
												sottotenente nella 67ª compagnia del 7° Reggimento Alpini Battaglione Pieve di Cadore.
												Seguì le sorti della sua compagnia fino al mese di marzo 1916, mese in cui si ammalò e fece il 
												suo ingresso nell’Ospedaletto da Campo, da 100 letti, n° 043 di Auronzo.
												Renato si spense alle ore 19 del 29 marzo 1916 a causa dell’enterocolite ulcerosa con perforazione 
												intestinale e conseguente endomiocardite.
												Così scriverà il Cappellano del suo battaglione, don Emilio Campi: “...morì nell’ospedale 043 
												in Auronzo, il sottotenente Renato Romagnoli di Bologna, della territoriale, ufficiale volontario 
												nel mio battaglione. La malattia gli lasciò lucidità di mente fino agli estremi; io andai tre volte 
												a trovarlo e gli offersi l’opera mia, così pure il cappellano dell’ospedale. Egli non volle 
												assolutamente saperne e morì bestemmiando. Gli fu trovata addosso la tessera della Massoneria e 
												una medaglietta con il teschio trapassato dal pugnale con la scritta: 'Loggia Massonica di Bologna'.
												Il funerale civile riuscì una meschinità ...” (Tratto da: Il Cappellano del Cadore – Diario di 
												guerra di don Emilio Campi – Cappellano del battaglione Pieve di Cadore – di Giuseppe Magrin e 
												Federico Maria Fiorin – Gaspari Editore).
												Renato oggi riposa nel Sacrario Militare di Pocol, loculo 3951.
											
											
												 Renato Romagnoli
												Renato Romagnoli
											 
										
								
							
						
					
				
			
			
				
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 7° Alpini, 67ª cp. battaglione Pieve di Cadore
 
												7° Alpini, 67ª cp. battaglione Pieve di Cadore
												
											
											 
											
Nato il 25 luglio 1887 a Gaggio Montano (BO)
Morto il 29 marzo 1916 nell’OdC 043 di Auronzo
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Prima della guerra
Renato nacque all’una del mattino del 25 luglio 1887 a Gaggio Montano da Ermete, impiegato, e Clelia Zaccanti Gini, possidente.Era un uomo oscuro, che non amava uscire dalla penombra della sua vita discreta, ma aveva un ingegno vivo ed uno spirito tranquillo e meditativo anche se da molti poteva essere considerato quasi apatico. Lavorò per circa sette anni nella sede Bolognese della Cassa Nazionale Infortuni arrivando a ricoprire la carica di Vice-Ispettore.
La Grande Guerra
Con lo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò volontario e partì per il fronte quale sottotenente nella 67ª compagnia del 7° Reggimento Alpini Battaglione Pieve di Cadore. Seguì le sorti della sua compagnia fino al mese di marzo 1916, mese in cui si ammalò e fece il suo ingresso nell’Ospedaletto da Campo, da 100 letti, n° 043 di Auronzo. Renato si spense alle ore 19 del 29 marzo 1916 a causa dell’enterocolite ulcerosa con perforazione intestinale e conseguente endomiocardite.Così scriverà il Cappellano del suo battaglione, don Emilio Campi: “...morì nell’ospedale 043 in Auronzo, il sottotenente Renato Romagnoli di Bologna, della territoriale, ufficiale volontario nel mio battaglione. La malattia gli lasciò lucidità di mente fino agli estremi; io andai tre volte a trovarlo e gli offersi l’opera mia, così pure il cappellano dell’ospedale. Egli non volle assolutamente saperne e morì bestemmiando. Gli fu trovata addosso la tessera della Massoneria e una medaglietta con il teschio trapassato dal pugnale con la scritta: 'Loggia Massonica di Bologna'. Il funerale civile riuscì una meschinità ...” (Tratto da: Il Cappellano del Cadore – Diario di guerra di don Emilio Campi – Cappellano del battaglione Pieve di Cadore – di Giuseppe Magrin e Federico Maria Fiorin – Gaspari Editore).
Renato oggi riposa nel Sacrario Militare di Pocol, loculo 3951.
 Renato Romagnoli
												Renato Romagnoli
											
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